Archivio 2006 - 3° Granfondo Trapiantati (Bergamo - Roma) 1-5 Settembre 2006

PRIMA TAPPA: BERGAMO – S.ANDREA BAGNI – 1 settembre
Alla partenza dal piazzale interno degli OO.RR. di Bergamo erano presenti le autorità, campioni sportivi, associazioni e cittadini. Dopo il saluto del dr Giampietro Benigni, direttore amministrativo degli OO.RR. di Bergamo, padrone di casa, hanno preso la parola la Vice Presidente dell'Associazione AMICI DEL TRAPIANTO DI FEGATO ONLUS di Bergamo, il Prefetto di Bergamo, il Presidente della Provincia ed il Sindaco di Bergamo, mentre il campione bergamasco Paolo Savoldelli e l'indimenticato Gianni MOTTA hanno dato il via alla corsa. I ciclisti rappresentavano i vari trapianti: rene – fegato – midollo. Fra di loro spiccavano Marcello Merlo, un mingherlino che è stato campione del mondo di sollevamento pesi per la categoria mosca (gareggiava da trapiantato con le persone normali), e due coppie particolari: in una la moglie aveva donato il rene al marito e nell'altra il marito aveva donato il midollo alla moglie affetta da leucemia.

La tappa si è svolta regolarmente ed i problemi di traffico nell'attraversamento di Cremona sono stati brillantemente risolti grazie alla guida dei CC locali che hanno scortato la carovana su un percorso sicuro. All'ingresso in S.Andrea Bagni c'è stato il tradizionale sprint che quest'anno a visto prevalere il tenace Pasquale BOFFI, trapiantato di fegato da ben sette anni. Alla sera l'amministrazione comunale ha offerto un concerto bandistico e dei premi per i partecipanti alla manifestazione.

SECONDA TAPPA: S.ANDREA BAGNI – PISA – 2 settembre
Questa tappa prevedeva il passaggio del passo della Cisa (m. 1041), una salita impegnativa che ha sgranato in modo impietoso il gruppo. Il primo dei trapiantati, Elio CECCON, che ha subito ben due trapianti di rene, è giunto quarto, preceduto da tre baldi infermieri/carabinieri – accompagnatori non trapiantati che hanno fatto il vuoto dietro di loro. Poi sono venuti gli altri. Il fatto importante da sottolineare è che tutti i trapiantati sono arrivati sulla vetta senza alcun aiuto. Poi la corsa è proseguita sino a Pisa dove la carovana è stata accolta nel parco del Centro Trapianti della Toscana dall'associazione di volontariato “VITAE”, dalle autorità, dal personale medico e paramedico e da molti cittadini. Saluti, scambi di doni e convivio hanno caratterizzato la serata.

TERZA TAPPA: PISA – S.VINCENZO – 3 settembre
La tappa è stata regolare. Gli attraversamenti di Pisa e di Livorno sono stati agevolati dall'assistenza delle due polizie municipali. A Bolgheri le associazioni ciclistiche di S.Vincenzo sono venute incontro alla carovana e l'hanno scortata fino alla piazza del paese dove l'amministrazione comunale, i cittadini e la banda comunale hanno accolto i ciclisti. Anche qui saluti, scambi di doni, rinfresco e cena all'aperto per la carovana.

QUARTA TAPPA: S.VINCENZO – GROSSETO – ORBETELLO – 4 settembre
Corsa regolare sino a Grosseto; qui la polizia municipale ha scortato la carovana sino in centro dove le Autorità e le Associazioni hanno accolto i ciclisti con scambio di doni e saluti e dove si è rinnovato l'incontro affettuoso con i genitori di Giacomo Emi, un diciannovenne ciclista, morto in un incidente stradale, i cui organi sono stati tutti donati.
Poi di nuovo in sella sino ad Orbetello dove anche qui l'Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco, i cittadini e la banda cittadina hanno accolto con simpatia i ciclisti.

QUINTA TAPPA: ORBETELLO – ROMA – 5 settembre
Questa tappa è stata quella più pericolosa in quanto la carovana ha percorso la frequentatissima Aurelia per un lungo tratto. La corsa si è conclusa alle porte di Roma: qui la polizia municipale ha scortato i ciclisti sino al Campidoglio, dove sono stati accolti dall'Associazione Marta RUSSO, dall'assessore alle politiche sociali di Roma, dall'assessore alla sanità della Provincia di Roma, dal Direttore del Centro Nazionale Trapianti, dal Direttore del Centro Trapianti del Lazio, dal Direttore del Centro Trapianti di Roma. Scambi di convenevoli e di omaggi e comune manifestazione dell'impegno a sostegno della politica dei trapianti di organi e della ricerca scientifica. Dopo di che i partecipanti hanno ripreso la strada di casa stanchi per il viaggio ma felici di avere ancora una volta testimoniato che “IL TRAPIANTO E' VITA”.

 
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